Asili
- Posted by Gianni Molinari
- On 1 Marzo 2010
- 0 Comments
In Svezia e Danimarca hanno risolto a modo loro il problema dell’integrazione: gli asili accettano i figli degli immigrati a partire da 12 mesi. Contemporaneamente alle mamme vengono assegnati sussidi individuali per frequentare corsi di lingua, educazione civica o formazione e lavoro. In Svezia e Danimarca credono fortemente nella parità dei sessi e son convinti che il lavoro femminile sia positivo. Insomma lo Stato accoglie e i piccoli e aiuta le mamme a uscire di casa aprendole a una nuova cultura.
Un bell’esempio, ideologia pragmatica del Nord Europa. Certo gli asili costano e i buoni asili costano di più. E ovviamente quando città di 80mila abitanti hanno solo un asilo nido scegliere i bambini che frequenteranno è operazione delicata (immigrati versus italiani) e sopatutto è un’operazione largamente clientelare.
La politica per la famiglia non è solo uno slogan: ha bisogno di fatti. Gli asili nido e le scuole materne in numero sufficiente e con un orario adeguato sono indispensabili anche per permettere alle mamme di lavorare.
Mancano i soldi! Se spendono tanti per cose inutili basta avere l coraggio di scegliere o semplicemente fare quello che si promette quando all’orizzonte c’è un’urna elettorale.
0 Comments