Ho promesso che facevo un gioco ed eccolo: per il secondo anno di seguito i sondaggi hanno fatto flop a Napoli.

Pur avendo – come lo scorso anno per elezioni regionali – previsto il vincitore, nessun sondaggio ha azzeccato le dimensioni del voto di nessuno dei principali competitori.

Lo scorso anno alle regionali sono un sondaggio della Winpoll di fine giugno si avvicinò alle dimensioni della vittoria di De Luca: 65,4 contro 69,48 per cento e azzeccò il risultato della Ciarambino (M5S): 9,9 per cento.

Quest’anno nessuno degli otto sondaggi fatti da giugno a settembre scorso e regolarmente registrati al sito del Dipartimento per l’informazione dalla Presidenza del consiglio si è minimamente avvicinato al risultato del voto.

Vediamo di quanto hanno sbagliato.

Dal grafico che segue – la differenza percentuale tra voto e media dei sondaggi – mostra come il vincitore, Gaetano Manfredi, sia l’unico la cui previsione è sottovalutata (in media del 30% circa, massimo -35,8, minimo -22,1%), mentre gli altri sono tutti sopravvalutati.

Se si tralascia il dato degli “altri candidati” (i numeri piccoli fanno sempre questo scherzo nelle oscillazioni, anche se in questo caso l’errore è cospicuo), si nota come il più sopravvalutato sia stato Bassolino (+80% in media, con oscillazioni comprese tra il 34% e il 119,5% del voto reale)

Qui le differenze tra il voto reale e i singoli sondaggi

In conclusione, lasciando a ciascuno il gusto di cercarsi la propria curiosità e farsi un’opinione, e riprendendo il filo inizialmente tessuto: c’è un problema che i sondaggisti devono cominciare a indagare: come può sfuggire – per due anni consecutivi – una vittoria di grandi dimensioni nello stesso posto?