Covid, troppo protagonismo e poca onestà intellettuale
- Posted by Gianni Molinari
- On 6 Gennaio 2022
- 0 Comments
Quanto è difficile dire le cose come stanno e parlare con chiarezza e appropriatezza all’opinione pubblica.
In questo momento oggettivamente difficile tutto ci vorrebbe meno che il protagonismo di taluni personaggi del mondo sanitario che, ispirati da taluni presunti comunicatori, per guadagnare spazio e visibilità, ogni giorno alzano il tiro usando toni drammatici, aggettivi roboanti.
Eppure a questi, più che al resto della comitiva, dovrebbe essere chiaro, proprio per la presunta maggiore capacità di comprensione tecnica, che oggi di fronte al dilagare del virus grazie ai vaccini siamo in una condizione totalmente diversa dalle due ondate del 2020.
I vaccinati – bombardati da questi toni drammatici – si fanno domande (inutili) sull’efficacia dei vaccini, domande che non si sarebbero fatti se questi esperti non avessero cominciato a urlare in tv (e non solo).
Basta vedere questa semplice tabella con i dati del 23 novembre 2020 (il giorno di picco della seconda ondata, la peggiore) e quella del 6 gennaio 2022.
Il 6 gennaio 2022, con il doppio di positivi totali e dieci volte i nuovi casi (trovati con 10 volte i tamponi del 2020), c’è quasi un terzo dei ricoverati in degenza ordinaria e in intensiva rispetto al 23 novembre 2020! Così anche il numero dei morti! Con anche un’altra profonda differenza: il 23 novembre 2020 (e i mesi seguenti) c’erano restrizioni alla mobilità, chiusure di spazi comuni, limitazioni a bar e ristoranti. Oggi è tutto aperto.
Questi numeri sono il migliore spot per i vaccini!
La seconda osservazione: sin da marzo 2020 era chiaro che il Covid sarebbe stato uno scomodo compagno di strada che si saremmo portati per un indefinito numero di anni.
Invece, gli stessi che lanciano allarmi a ripetizione, più e più volte si sono lanciati in vaticini sui tempi (tutti irragionevolmente ravvicinati!), invece, di spiegare che ci saremmo potuti trovare in situazioni, come questa causata dalla variante Omicron, e che le relazioni sociali avrebbero dovuto conservare le modalità “tiepide”.
Si è generata confusione (con la complicità di una classe giornalistica modesta e ignorante) spaventando le persone più semplici molte delle quali non si sono vaccinate e oggi sono le più esposte.
Tutto questo perché c’è gente che gioca partite che non sono quelle dell’interesse generale e della salute pubblica. E’ il caso che il tedesco, formidabile lingua capace di incredibili sottigliezze concettuali definirebbe “Nestbeschmutzer” cioè di uno che fa generalmente più danni alla collettività di quanti vantaggi riesce a procurare a se stesso
0 Comments