
Governanti per sorteggio, la democrazia è come l’argilla?
- Posted by Gianni Molinari
- On 20 Novembre 2015
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C’è un libretto interessante “Contro le elezioni: Perché votare non è più democratico” (La Feltrinelli) di
Nel nostro tempo la politica deve fare i conti con una crisi mai vista prima di efficienza e legittimità, argomenta van Reybrouck: “L’efficienza risponde alla domanda: di quanto tempo ha bisogno un governo per mettere in atto soluzioni reali ai problemi che si presentano?”, “La legittimità risponde alla domanda: in che misura il popolo è d’accordo con queste soluzioni?”.
C’è bisogno di tempo per mettere in campo soluzioni a problemi molto grandi, ma non c’è il tempo per arrivare alle elezioni successive con i risultati da mostrare e dunque “il sistema elettorale provoca ogni volta la sconfitta cocente del lungo termine e dell’interesse generale di fronte al breve termine”.
E se cambiassimo radicalmente il “sistema”?
Per l’autore il sorteggio avere una classe politica che può affrontare il nostro tempo bisogna in un certo senso tornare ad Atene dove “si voleva far partecipare alla vita della polis il maggior numero possibile di persone e realizzare così l’uguaglianza. Sorteggio e rotazione erano veramente l’essenza del sistema democratico ateniese”.
Perché “uno dei tratti distintivi della libertà è l’essere a turno governati e governanti”.
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