
Grazzanise, l’aeroporto e i sogni
- Posted by Gianni Molinari
- On 28 Febbraio 2025
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Non ci sarà nessun aeroporto a Grazzanise (Caserta).
Solo chi non vuol vedere, non vede.
In Italia non esiste nessun aeroporto eslusivamente cargo (merci). Non ne può esistere uno in Campania.
L’80% delle merci italiane (dati Assaeroporti 2024) partono da due soli aeroporti Milano Malpensa (58,6%) e Roma Fiumicino (21,7%).
Da Napoli (dove c’è una base Dhl, con la relazione – dati Enac 2023 – Milano Malpensa ai primi due posti nei collegamenti nazionali cargo) è partito (sempre nel 2024) lo 0,76% delle merci di tutto il Paese.
Se si sommano tutti gli aeroporti del Mezzogiorno Continentale (Abruzzo, Campania, Calabria e Puglia: 10 scali) si raggiunge la ragguardevole cifra dell’1,28%!
Per diventare uno scalo specializzato appetibile, Grazzanise dovrebbe movimentare almeno il 40% delle merci italiane.
Ma quali merci? Da dove e per dove? E quanto costa usare un cargo? E quali merci potrebbero essere interessate?
Certo non le conserve, non tutti quei prodotti a basso costo: i pomodori campani saranno pure buonissimi, ma aggiungendo il costo del trasporto aereo, finirebbero fuorimercato ovunque: tengasi presente che – solo per citare un caso – in Germania i pomodori arrivano, via terra, dall’Olanda (guardare carta geografica)
E sui prodotti di basso valore cui si abbatte la legge della localizzazione sul mercato (cioè il costo del trasporto è decisivo per la formazione del prezzo finale).
Inoltre il Sud continentale (ammesso che dalla Calabria pensino di arrivare con un camion e Grazzanise e poi imbarcare) rappresenta il 6,5% dell’export italiano: se Malpensa con l’export del solo Nord Ovest (173 miliardi pari al 33% di tutto il paese) vale quasi il 60% del cargo, Grazzanise per raggiungere il 40% del volume cargo italiano dovrebbe avere un bacino di esportazioni nel territorio di 209 miliardi di euro…… cioè sestuplicare l’attuale livello dell’export del Mezzogiorno continentale.
Per memoria su 47 aeroporti italiani, da 12 (due del Sud) non parte un chilo di merce.
Nell’ultima bozza del Piano Nazionale degli Aeroporti (che data 1 luglio 2024) c’è scritto che si valuterà l’ipotesi di un aeroporto cargo a Grazzanise.
Vale come le mozioni e gli ordini del giorno che si approvano dalla Camera all’ultimo dei consigli comunali in quel teatrino che è la politica.
Cioè vale ZERO!
Inoltre da uno studio commissionato con generosi 100mila euro dalla Regione Campania in possesso di molti, l’estensore scrive che non ci sono i volumi per fare un aeroporto cargo e che rebus sic stantibus l’operazione non è sostenibile economicamente.
E il piano nazionale degli aeroporti non è fermo per attendere le decisioni sulle sorti progressive di Grazzanise, ma perchè Roma Fiumicino vuole la quarta pista che tutto il resto del mondo aeroportuale vede come il fumo negli occhi perchè si ritiene che messa insieme alle strategia Lufthansa per Ita, servirebbe a prendersi dagli altri scali passeggeri non solo per le destinazioni intercontinentali (molte delle quali sono raggiungibili direttamente con altri vettori, a cominciare dal ricco mercato americano) ma anche quelle internazionali.
Cioè secondo il vecchio modus operandi della Magliana (non la banda, ma la sede del monopolista Alitalia) facciamo tutto noi e voi vi attaccate…..
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