Ita-Lufthansa: accordo per molti, ma non per tutti

Ita-Lufthansa: accordo per molti, ma non per tutti

Ita-Lufthansa: accordo per molti, ma non per tutti

  • Posted by Gianni Molinari
  • On 4 Luglio 2024
  • 0 Comments

Serve al Paese il matrimonio tra Ita Airways e Lufthansa? Quali sono gli obiettivi veri e conseguibili di questa operazione?

Uno è di tutta evidenza:  “Possiamo dire agli italiani che non metteremo più un euro delle loro tasse” in Ita Airways ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. E questa è davvero una buonissima notizia sooprattutto perché gli italiani di soldi delle loro imposte in Ita e prima in Alitalia, in tutti i suoi contorcimenti ne hanno messi e persi infiniti peraltro assitendo alla distruzione della compagnia e delle sue attività di manutenzione aerea.

E finiscono qui le certezze.

L’operazione – oltre all’aspetto finanziario – si basa su tre assi: rafforzamento dell’hub di Fiumicino, il potenziamento dei collegamenti intercontinentali (molto più ricchi di quelli domestici e internazionali) e ripresa di un ruolo di leader nel mercato domestico.

Fiumicino: per Lufthansa sarà il sesto Hub (Francoforte, Monaco, Zurigo, Bruxelles e Vienna) e dovrebbe avere una vocazione verso l’Africa e anche gli Usa (come ci si è affrettati a aggiungere) . L’Africa è tutta da vedere, soprattutto nelle quantità. Per gli Usa bisognerà capire se è traffico aggiuntivo o sostitutivo di quello che molti altri aeroporti italiani hanno attivato con compagnie statunitensi e arabe considerato il nullo interesse di Ita (che a gennaio scorso si è ritirata da Malpensa, cioè dal mercato italiano più ricco) e prima di Alitalia.

Si spera che i tedeschi non vogliano seguire il vizietto romano di crescere a spese degli altri.

Voli intercontinentali: Lufthansa già oggi raccoglie in Italia, in scali dimenticati da Alitalia e mai presi in cosiderazione da Ita, passeggeri per i propri voli intercontinentali in partenza da Monaco e Francoforte. Che fine faranno questi cosiddetti “feederaggi” (cioè voli di trasferimento verso gli hub intercontinentali). Anche Ita ha feederaggi da alcuni aeroporti italiani con Fiumicino.

Voli domestici e internazionali: è il campo della concorrenza più accesa, quella con le low cost. Il problema di Ita non è tanto il mercato nazionale, ma i voli internazionali. Infatti se la distanza da Ryanair è di solo sei milioni sui voli nazionali, diventa una voragine di 31 milioni sui voli internazionali. Nè si può sostenere che Ryanair sia un monopolista che impedisce agli altri operatori di operare (nè ovviamente è un cavaliere bianco privo di macchie e peccati), giacchè mai nella storia delle compagnie aeree italiane ci sono state tante rotte e così diverse da quelle proposte dal vettore irlanedese che il meracto se lo è guadagnato peraltro occupando spazi lasciati liberi proprio da Alitalia o inventati ex novo.

 

0 Comments

Leave Reply