In Italia il 63% della ricchezza miliardaria è frutto di eredità, così finisce un Paese. Altro che identità

In Italia il 63% della ricchezza miliardaria è frutto di eredità, così finisce un Paese. Altro che identità

  • Posted by Gianni Molinari
  • On 20 Gennaio 2025
  • 0 Comments

Il 63%  della ricchezza miliardaria in Italia è frutto di eredità, quasi il doppio della media mondiale (36%). 

Tutti i miliardari del mondo sotto i 30 anni hanno ereditato i propri patrimoni, una prima ondata di quello che è stato soprannominato “il grande trasferimento di ricchezza”, per cui si prevede che nei prossimi due o tre decenni più di 1.000 miliardari lasceranno oltre 5.200 miliardi di dollari ai propri eredi.

Sono dati contenuti in  Disuguaglianza: povertà ingiusta e ricchezza immeritata”, il rapporto pubblicato oggi da Oxfam, organizzazione impegnata nella lotta alle disuguaglianze, in occasione dell’apertura dei lavori del World Economic Forum di Davos e in concomitanza con l’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump, sostenuto dall’uomo più ricco del mondo Elon Musk.

Nel 2024 – scrive Oxfam – la ricchezza dei miliardari italiani è aumentata di 61,1 miliardi di euro  al ritmo di 166 milioni di euro al giorno – raggiungendo un valore complessivo di 272,5 miliardi di euro (quasi il 12% del Pil) detenuto da 71 individui.

Chgi nasce ricco muore ricchissimo, chi nasce povero resterà nella stragrande maggioranza dei casi tale.

Così la società resta immobile, chi non ha chance non si impegna, chi non ha reddito adeguato non fa figli.

E’ una società decadente che non potrà affrontare nessuna sfida, perchè se i patrimoni non sono la base degli investimenti ma solo per la loro perpetuazione di futuro non ce ne è per nessuno: straricchi, ricchi, medi, poveri e miserabili.

Alla nascita (me ne ero occupato già qui) non tutti hanno le stesse opportunità; alla fine però è l’intera comunità che si indebolisce e declina (come sta avvenendo) 

Non si tratta di fare espropri proletari, né di perseguire la ricchezza (materiale e immateriale), ma è chiaro che se c’è uno squilibrio pronunciato della ricchezza, significa che l’azione redistributiva degli Stati o è inefficace, o non esiste o è complice.

 

0 Comments

Leave Reply