L’autobus a due piani
- Posted by Gianni Molinari
- On 30 Marzo 2012
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C’era una volta un gruppo di amici che aveva deciso di fare un viaggio.
Fittarono un autobus a due piani perché erano tanti e perché faceva “figo”.
Al momento di partire però mancava l’autista. Fu allora che il padrone dell’autolinee chiese al guardiano della rimessa di mettersi alla guida del bus a due piani.
L’uomo era volenteroso e prese subito il mazzo con tutte le chiavi dei pullman.
Era così volenteroso che per accelerare le operazioni tolse immediatamente il freno a mano e non si accorse che il mezzo era parcheggiato in una leggera discesa e che quindi cominciò lentamente a muoversi.
Il guardiano-autista si accorse che l’autobus era in moto, un moto che man mano era sempre più veloce, e cercava la chiave da inserire nel cruscotto per attivare il motore (anche perché i freni non funzionavano senza motore).
La chiave non si trovava, il mezzo era sempre più veloce e fuori controllo, e il guardiano-autista, preso dal panico, non ascoltò il ragazzetto che era dietro di lui: l’autobus non si metteva in moto con la chiave, ma con il pulsante dell’accensione che era di fronte a lui e lampeggiava implorando di essere premuto.
Quanti autobus a due piani ci sono in giro nel nostro Paese, quanti guardiani diventano autisti?
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