L’épicerie

L’épicerie

  • Posted by Gianni Molinari
  • On 9 Aprile 2012
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  • economia pubblica, elezioni presidenziali, lehman brothers

Le Monde, in vista delle elezioni presidenziali francesi, ha scelto otto tra comuni e quartieri per raccontare la vita quotidiana lontana dai riflettori delle grandi città. Il racconto si concretizza attraverso una serie di blog: Une année en France.

La récolte d’après di Antonin Sabot racconta di Mézères un villaggio di 163 abitanti (Insee, 2009) dell’Alta Loira e dei suoi intorni.

Vicino Mézères, a Rosières (1.438 abitanti) Antonin Sabot racconta la storia di Henriette Renon e della sua épicerie (la traduzione letterale è drogheria, ma è più corretto parlare di un emporio alimentare).

L’épicerie di Henriette Renon non conosce la crisi. Ma non perché la crisi non c”è, ma perché Henriette Renon ha fatto quello che tutti dovrebbero fare nel loro piccolo: ha capito che il mondo è cambiato e si è adattata velocemente.

Una lezione ai lamenti dei commercianti nostrani e delle loro associazioni, che tutto fanno meno che aiutare gli associati a capire e adeguarsi ai tempi (p.es. che fine ha fatto la liberalizzazione delle edicole: sento in giro puzza di accordo….) e pensano che difendere monopoli, oligopoli e rendite di posizione sia l’unica cosa che rende.

Quando nel 2006* scoppiò la crisi dei mutui subprime e poi, ancor più, a settembre 2008 falli Lehman Brothers tutti concordarono che <saremmo usciti dalla crisi in modo totalmente diverso da come eravamo entrati>.

Man mano abbiamo capito che quel <saremmo usciti in modo diverso> significava cambiare completamente: strutture leggere, gestione economica e non finanziaria, drastico ridimensionamento dell’economia pubblica.

Arrivare a quel nuovo modello non è facile, anzi è drammatico. Ma il dramma vero è che la politica e la stragrande maggioranza dell’opinione pubblica pensa che <deve passare la nottata>.

E noi perderemo tempo. E avremo passato il punto di non ritorno.

 

 

 

*Un appunto personale. A fine 2005  portai alla riunione di redazione un paper di Banca Intesa che prefigurava  la fine della bolla speculativa in edilizia. Fui coglionato!

 

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