L’India che supera la Cina, l’Europa vecchia e il mezzo flop dei tanto declamati Brics
- Posted by Gianni Molinari
- On 29 Novembre 2023
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L’Ocse, l’organizzazione dei paesi più industrializzati, ha pubblicato le proprie stime sull’andamento del Pil nel 2024 e 2025.
Al di là degli andamenti contigenti sono interessanti alcune cose:
- La Cina paga il dazio alla disinvoltura degli investimenti in mattone e, non solo avrà una crescita moderata (considerato il passato anche a due cifre), ma sarà solo quinta nel 2025;
- L’India è al primo posto (ma basterebbe guardare la schermata iniziale di Photoshop per immaginarlo) e continua a crescere costantemente – nonostante le tante contraddizioni sociali e territoriali – seguita dall’Indonesia, dall’Arabia Saudita (ah, l’Expo….) e da Israele;
- L’Europa, e più in generale i paesi cosiddetti industrializzati, sono costretti allo “zero virgola” nel 2024 per fare meglio nel 2025 ma sempre con una crescita a molti punti di distanza dai capilista. Perché? Siamo vecchi!
- I Brics che tanto ha fatto parlare di se per il grande peso che vorrebbe prendere sul pianeta, se si escludono India e Cina, brillano (Brasile, Sud Africa e Russia) del 1,3% nel 2023 e dell’1,4% nel 2025 con la Russia (anche questo alla faccia dei proclami) che nel 2025 si aggiudica la crescita più flebile di tutti i paesi del G20 con un misero 0,98%; cioè non sono lontani dai paesi vecchio continente che vogliono contrastare e soprattutto dagli Stati Uniti di cui vogliono scalzare il dollaro come moneta degli scambi mondiali (che poi qualcuno dovrebbe spiegare che abolito il Gold standard il peso della moneta lo fa il valore del pil!).
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