
Lutero, Roma e le 95 tesi viste da Colle Oppio
- Posted by Gianni Molinari
- On 18 Settembre 2015
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A Roma una piazza è stata intitolata a Martin Lutero in ricordo del soggiorno romano del padre della Riforma.
La piazza è stata intitolata dopo sei anni dalla richiesta della Chiesa Evangelica Luterana in Italia (Celi).
“All’evento – recita un comunicato della Celi – hanno presenziato anche numerose altre autorità: gli Assessori del Comune di Roma Giovanna Marinelli (Cultura e Sport) e Francesca Danese (Politiche Sociali), il Presidente del Municipio I Sabrina Alfonsi, il Prefetto Giovanna Iurato, Direttore centrale affari dei culti del Ministero dell’Interno, l’Ambasciatore tedesco in Italia, Dr. Susanne Marianne Wasum-Rainer, e quello presso la Santa Sede, Annette Schavan, il Sindaco di Eisleben (città natale di Martin Lutero) Jutta Fischer nonché rappresentanti delle diverse Chiese Evangeliche, della Chiesa Cattolica Romana e di movimenti religiosi, e molte altre personalità”.
“Desidero esprimere la nostra gioia e la nostra gratitudine. Questo è per noi un giorno che ha una bellezza e un’importanza speciali. (…) Siamo grati al Comune di Roma e a Lei, egregio signor Sindaco, per aver appoggiato l’iniziativa di intitolare ufficialmente questa piazza a Martin Lutero” ha sottolineato il Dr. Jens-Martin Kruse, pastore della Comunità Luterana di Roma.
“Il pastore Kruse ha anche aggiunto che piazza Martin Lutero è una piazza piccola, ma la sua intitolazione è importante per almeno quattro motivi: perché ricorda il soggiorno romano di Lutero; perché testimonia la Riforma; perché è segno di una Roma aperta al mondo e, infine, perché impegna tutti a lavorare per l’ecumenismo”.
Dalle 95 tesi esposte davanti la chiesa del Castello di Wittemberg il 31 ottobre 1517 sono passati 500 anni.
Pur permanendo delle differenze importanti, protestanti e cattolici dialogano in modo proficuo.
Il 28 luglio 2014 Papa Francesco si è recato a Caserta nella chiesa pentecostale della Riconciliazione per l’incontro con il pastore Giovanni Traettino (e la comunità) definendolo “il mio amato fratello” .
“Noi siamo – ha concluso quel discorso Francesco – in questo cammino dell’unità, tra fratelli. Qualcuno sarà stupito: “Ma, il Papa è andato dagli evangelici”. E’ andato a trovare i fratelli!”.
Eppure in un clima di grande cordialità tra le comunità, c’è ancora spazio per chi – come il consigliere comunale di Roma di Fdi, Lavinia Mennuni – tuona che “l’inaugurazione a Colle Oppio ci sembra francamente un oltraggio al cattolicesimo, inopportuno a meno di tre mesi esatti dall’inizio del Giubileo”.
Un po’ troppo. Tanto che un altro esponente di Fdi, Mollicone corregge la mira: «La nostra è una contestazione civile. Non abbiamo nulla contro Martin Lutero».
E ci mancherebbe altro!
Nella foto: l’abitazione di Lutero a Lutherstadt Wittenberg
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