Napoli, fisica e metafisica: la stazione che non c’è ma che ci sarà, quando non si sa
- Posted by Gianni Molinari
- On 7 Giugno 2023
- 0 Comments
E’ sempre una gioia (soprattutto per l’udito) imbattersi nei nuovi treni della Metro 1 di Napoli (la cui meravigliosa storia andrebbe raccontata ai non autoctoni, ma una cosa per volta: a mo’ di aperitivo si può cominciare a dire che i lavori sono cominciati nel 1976 e una parte rilevante è entrata in funzione nel 1993): oggi – colpa mia se non lo avevo fatto prima – la gioia si stava trasformando in qualcosa di indescrivibilmente più alto, quando mi sono accorto che la corsa sarebbe finita alla fermata del Centro Direzionale (così riporta la tabella affissa su tutte le porte del treno).
Come – si sono detto, ignorante – hanno aperto la stazione che sta sotto la mia finestra e non me ne sono accorto?
Ma come c’è stato un miracolo (avevo visto il cantiere un paio di settimane fa e le cose come si vede in foto sembravano al di là da venire) e io distratto?
Per fortuna sono tornato immediatamente alla realtà: come molte cose napoletane il cartello indica non un fatto reale ma una entità metafisica, potrei paragonare questo effetto a quello più celebre (e serio) di Albert Hirschman “l’effetto tunnel”. Cioè vedi la luce in fondo al tunnel e nel frattempo che arrivi sopporti tutti i disagi (ma ora i miei compagni di studio di fronte a questa banalizzazione mi scuoieranno!).
Quindi tutti giù a Garibaldi (nome della stazione scritto in caratteri cubitali come punizione per i Neoborbonici!) e chi non scende viene aiutato a farlo da un nerboruto vigilante!
Quando – a settembre 2018 – ci trasferimmo (Il Mattino) dal Chiatamone al Centro Direzionale all’inaugurazione venne pure il sindaco de Magistris che guardando con noi dall’alto del 33/o piano (qua il mare non c’è, ma il panorama è a un certo livello!) assicurò che “a settembre prossimo” la stazione sarebbe stata aperta (l’interesse era ed è abbastanza alto perché in molti di noi finendo dopo le 22.30 preferirebbero arrivare a una stazione vicina piuttosto che attraversare tutto il centro Direzionale, mezzo quartiere Vasto e l’olezzante corso Meridionale per la stazione di Piazza Garibaldi….) .
Noi intendemmo – speranzosi – settembre 2019, speranza che si rafforzò quando il medesimo sindaco proclamò – poco dopo – che Napoli nel 2019 sarebbe stata la capitale mondiale dei trasporti (proclama – visto lo stato dei trasporti locali – accolto nell’ilarità generale!).
Anche in questo caso non intendemmo il giusto significato di “settembre prossimo”…… anche qui metafisico.
E’ passato il 2020 (e quello va bene), poi il 2021, il 2022 e il 2023.
Ora assicura il nuovo sindaco Manfredi che è un ingegnere e dovrebbe avere qualche capacità in più di capire a che punto è un cantiere la data è fine 2024.
Intanto ci sono i cartelli.
0 Comments