Perché la somma non fa il totale

Perché la somma non fa il totale

  • Posted by Gianni Molinari
  • On 4 Agosto 2021
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I risultati disastrosi per gli sport di squadra alle Olimpiadi di Tokyo 2020 – pur maturati ciascuno in un contesto diverso –  a fronte dei successi nelle discipline individuali fanno il parallelo con le caratteristiche dell’Italia: grandi individualità, scadente sistema.

Ma cos’è un sistema e perché un sistema fa meglio di tante eccellenze?

Invece di fare un pippone sulla “connessione di elementi in un tutto organico e funzionalmente unitario” voglio provare a spiegare perché il sistema funziona meglio delle individualità attraverso una storia.

Con un gruppo di guasconi da molti anni, anche più volte all’anno, vado in Germania nel Baden-Württemberg, il land della Mercedes per esemplificare, ma anche di molte tante cose.

Ci vado con gente che ha attività nel settore dell’automotive e business nel posto e anche – inutile nascondere – per diletto perché il tedesco lavora tanto, ma non si risparmia nemmeno nel tempo libero.

Quindi ho l’opportunità di vedere il “sistema” da “dentro”.

Un giorno, avendo nulla da fare ed essendo dei goliardi, partiti da una discussione sul perché i tedeschi funzionano anche nelle piccole cose di noi, decisi di accettare la sfida di uno dei sodali: “Vogliamo vedere se i bus arrivano puntuali?”.

Una roba da perditempo. Ma gioiosi accettammo tutti benché era gennaio e le temperature fosse tedesche severe.

Abbiamo scelto una fermata dei bus, con tratte urbane ed extraurbane, e abbiamo deciso per tre ore di vedere se gli orari previsti dal timetable, quelli del display e l’arrivo effettivo.

Per tre ore abbiamo controllato (a un certo punto è passata un’auto della Polizei – in Germania non ne passano spesso – e ha fatto il giro due volte!) e tutte le corse sono arrivate puntuali: ora del timetable, ora del display, arrivo effettivo.

Infreddoliti abbiamo cercato riparo in un caffè: qui lo sfidante ha cominciato la sua predica.

“Vi immaginate cosa significa per un lavoratore poter pianificare gli spostamenti casa lavoro con i mezzi pubblici così puntuali? Minimizza i tempi morti, non usa l’auto privata riducendo le spese e le incazzature per l’eventuale traffico e il parcheggio, non deve affrontare la neve, insomma arriva in azienda più rilassato, quindi, più produttivo. Cioè anche le persone meno qualificate con l’ambiente intorno a loro che funziona, rendono di più rispetto ad altri posti”.

Naturalmente gli autobus che funzionano bene non è una cosa che avviene per miracolo o per caso: è tutto frutto di un’attenta, se non ossessiva, pianificazione.  Questo avviene ovunque insieme al controllo di ciò che viene fatto. E non sono perfetti, semplicemente sono professionali.

Magari quando si trovano di fronte un imprevisto non hanno la nostra capacità di adattamento, ma una buona pianificazione riduce gli imprevisti. E questa è la loro filosofia.

Come la Germania, per esperienza diretta, posso citare molte altre nazioni e situazioni. Anche di posti un po’ più allegri.

Perché purtroppo mettere insieme le eccellenze non fa sistema, cioè la somma non fa il totale.

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