Taxi
- Posted by Gianni Molinari
- On 26 Febbraio 2010
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Qualcuno si ricorderà la storia dei tassisti e del timido tentativo di mettere ordine in un settore largamente inefficiente e con insostenibili posizioni monopoliste.
Qualcuno ricorderà la rabbiosa protesta in particolare dei tassisti romani e ricorderà pure le facce dei loro leader.
Ebbene quella è preistoria. Il timido tentativo di aprire il settore aumentando il numero delle licenze, eliminando qualche balzelluccio nascosto e imponendo qualche regola sul modello e la pulizia delle auto è definitivamente svanito.
Così come le speranze degli utenti italiani dei taxi di avere anzitutto un servizio.
A Roma – ci informa il Messagero – si è riunita la commissione consultiva all’interno della quale ci sono i tassisti e l’assessore capitolino e ha stabilito quanto segue:
- Le tariffe fisse da Ciampino e Fiumicino sono aumentate di 5 euro (da 30 a 35 e da 40 a 45, rispettivamente del 17 e del 13 per cento);
- Il costo iniziale passa da 2,80 a 3 euro nei giorni feriali (da 4 a 4,20 nei festivi; da 5,80 a 6 la notte);
- La tariffa oraria passa da 23,7 a 25 euro;
- Dei bagagli non si sa; il primo è gratuito, dal secondo si paga un euro per pezzo;
- Bontà loro dovrebbe essere cancellato il balzello di euro due per le corse che partono dalla stazione Termini;
- Il giornale porta come novità (ma non è così) gli scaglioni di balzelli da aggiungere per le chiamate alle centrali operative: 2 euro se il taxi arriva entro 5 minuti; 4 se arriva enro 10; 6 se arriva oltre dieci minuti: in pratica aspetti 11 minuti (e a Roma è la norma) e quando entri nel taxi devi già pagare 9 euro!
Non mi pare che si parli della qualità del servizio o di qualcosa per accogliere il punto di vista degli utenti paganti. Questo non interessa perché a Roma, come nel resto del Paese, il taxi non è un servizio ma un piacere che si ottiene e quindi paga e zitto.
L’assessore competente capitolino ci informa che ci saranno sanzioni più severe per le truffe e che sulle fiancate dei taxi a Fiumicino sarà scritto il costo della corsa!
Minghia! Commenterebbe il grande indimenticato e indimenticabile maestro Carmelo Bene!
Nel mondo civile si paga solo il servizio che si ottiene (e si ottiene!): si paga dal momento che si mette piede fino a quando si scende, né diritti di chiamata, né corse minime, né bagagli.
E che dire delle macchine: in Germania solo Mercedes, a Napoli girano ancora le Fiat Uno. E che dire della pulizia e del confort. E che dire dell’educazione: a cominciare dal silenzio!
Noi no, proprio no.
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