Una settimana lavorativa di 4 giorni, in Spagna si può

Una settimana lavorativa di 4 giorni, in Spagna si può

  • Posted by Gianni Molinari
  • On 17 Gennaio 2020
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Ormai 23 anni fa l’Italia si infiammò il mondo del lavoro sulla riduzione della settimana lavorativa a 35 ore (l’idea veniva dalla Francia).

La cosa finì  in uno dei soliti dibattiti ideologici che non portano mai a niente se non a improduttivi esercizi dialettici.

Eppure la discussione non era infondata e la riduzione dell’orario di lavoro non era (e non è  un’utopia). Sono gli elementi della discussione a non essere stati pienamente sviluppati.

In quell’anno l’Ocse rese pubblico un paper di alcuni suoi economisti in cui per la prima volta in modo molto esplicito si evidenziava che, per certi lavori, esiste un rapporto inverso tra ore lavorate e la produttività: cioè si constatava che la produttività, per certe attività, non era più direttamente proporzionale alle ore lavorate.

Anzi, applicandosi la teoria dei rendimenti decrescenti, la produttività – oltre un certo numero di ore – diminuiva. E le ore marginali erano sostanzialmente inutili.

Il paper aveva ovviamente molti “se” e moli “ma”. Ma bastò affinché la Francia sperimentasse – dopo grande travaglio – le 35 ore.

Qualche giorno fa una vecchia dichiarazione del nuovo primo ministro finlandese Sanna Marin sulla settimana di 4 giorni ha riaperto per qualche ora il dibattito sul taglio dell’orario di lavoro.

Che non sia un’idea velleitaria lo dimostra la storia della DelSol una software house spagnola dove dal 2 gennaio si lavora 4 giorni alla settimana per un totale di 28 ore.

DelSol è un’impresa che opera a Jaen e occupa 181 persone. Con la nuova organizzazione alcuni dipendenti lavoreranno dal lunedì al giovedì, altri faranno i turni nei primi cinque giorni, usufruendo di un giorno libero alla settimana (oltre al weekend).

Naturalmente a parità di salario.

Speriamo di ottenere un aumento della produttività – hanno spiegato i dirigenti dell’azienda al El Pais – come mostrano altri esempi in Europa e nel resto del mondo, nonché un ritorno positivo attraverso la riduzione dell’assenteismo sul lavoro, la lealtà della nostra forza lavoro e l’attrazione dei talenti per il nostro team.

A sua volta, questo tipo di giornata lavorativa giova all’ambiente, poiché riduce i trasferimenti a posti di lavoro nel proprio trasporto e riduce il consumo di energia poiché è possibile chiudere alcuni dipartimenti un giorno in più alla settimana.

La DelSol ha fatto propri i risultati di un esperimento fatto ad agosto 2019 dalla filiale giapponese di Microsoft.

Microsoft ha reso noto che mentre il numero di giorni lavorativi è diminuito del 25,4 per cento, il numero di pagine stampate è diminuito del 58,7 per cento mentre anche il consumo di elettricità è diminuito del 23,1 per cento.

La produttività del lavoro, misurata in termini di numero di vendite diviso per il numero di dipendenti, è aumentata del 39,9 per cento rispetto ad agosto dell’anno precedente.

Ora è chiaro che la riduzione dell’orario a parità di salario non è praticabile in tutti i settori (p. es. i servizi alla persona, gli addetti alle linee) almeno per come li conosciamo opra, ma è anche chiaro che si può fare e che si può cominciare a ragionare, senza lanciarsi in guerre di religione, partendo da alcune evidenze empiriche.

Grazie a Leticia Colomer per la segnalazione. Gracias a Leticia Colomer por informar.

 

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