Malpensa, Ita abbandona New York la tratta intercontinentale più ricca d’Italia

Malpensa, Ita abbandona New York la tratta intercontinentale più ricca d’Italia

Malpensa, Ita abbandona New York la tratta intercontinentale più ricca d’Italia

  • Posted by Gianni Molinari
  • On 30 Novembre 2023
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Ita, la compagnia aerea italiana nata dalla ceneri fumanti di Alitalia che conta 81 aerei ed è in attesa di matrimonio con Lufthansa (or ora è stata notificata all’Ue l’acquisizione del 41%) ha deciso di chiudere dal prossimo 8 gennaio la tratta tra Milano Malpensa e New York JFK.

Motivazione: troppa concorrenza e insostenibilità economica.

La Milano Malpensa e New York JFK è la prima tratta italiana Extra-Ue! E ogni giorno dal Malpensa partono voli diretti dell’American Airlines, della Delta e della Emirates (e anche di altre compagnie con minori frequenze e stagionali). Inoltre il volo che verrà cancellato era l’unico di Ita a Malpensa, quindi, come si dice in gergo non aveva federaggio.

E però il bacino lombardo dovrebbe essere più che sufficiente ad alimentare un volo del genere. Tant’è che Ita ha fatto sapere che dall’8 gennaio 2024 in poi aveva già venduto 7.000 biglietti (a valere fino a novembre 2024).

Meglio rintanarsi a Linate, dove è sufficiente per il business possedere il 60 degli slot (diritti di atterraggio).

Malpensa è uno dei grandi bubboni della spesa pubblica, delle tangenti e dei crac Alitalia: il piano Malpensa 2000 doveva ridisegnare – a colpi di decreti Burlando, Burlando bis, Bersani – il trasporto aereo italiano, ha prodotto caos (con l’uso di Linate sulla tratta d’oro Linate-Fiumicino) e ha affondato l’Alitalia. Ma non si poteva dire: il nord – spiegavano governo, Confindustria e parti sociali variopinte – è il bacino di riferimento di un grande hub per  i voli intercontinentali. Quindi Malpensa andava fatto. Peccato che il Nord aveva altri hub di riferimento e quell’aeroporto, lontano da Milano, indigesto al resto del paese non decollò. Passati i fumi della grandeur, con la privatizzazione (parziale) della Sea ha trovato un nuovo ruolo e acquistato un peso rilevante (a prescindere dall’Alitalia Ita e altri fumi tossici).

Peccato anche perché questa retromarcia avviene in un momento di grande interesse degli Usa verso l’Italia testimoniato dal moltiplicarsi dei valo annunciati per la prossima estate dai tre principali vettori a Stelle e Strisce. Ma evidentemente deve esserci una lettura diversa in Italia.

 

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